Glossario M

Termine Definizione
M.b.m.
Abbreviazione usata nel commercio dei legnami in luogo della dicitura inglese: Thousand feet board measure = 1000 piedi tavolari (ossia 28,317 m3 di segato).
m.c.
Abbreviazione usata nel commercio dei legnami in luogo della dicitura inglese moisture content = contenuto di umidità (espresso in percentuale del peso del legno completamente secco).
M.d.b.
Abbreviazione usata in Germania ed in Austria nel settore legnami per indicare Mindestbreite = larghezza minima.
M.d.m.
Abbreviazione usata in Germania ed in Austria nel settore legnami per indicare Mindestbreite = larghezza minima.
m.l.
Abbreviazione usata nel commercio del legname in luogo della dicitura inglese mixed lenghts = lunghezze miste.
m.R.
Abbreviazione usata in Germania ed in Austria nel settore legnami per indicare con corteccia (mit Rinde).
m.w.
Abbreviazione usata nel commercio del legname in luogo della dicitura inglese mixed widths = larghezze miste.
m3 o mc
Abbreviazione per metro cubo.
m3 o mc.
Abbreviazione per metro cubo.
macchia
Formazione vegetale tipica di varie zone xerofite, composte di frutici, arbusti e bassi alberi a foglie persistenti, distribuiti irregolarmente: in Italia essa ha notevole sviluppo sulle coste tirreniche in Toscana (Cècina, Follonica) ove è chiamata forteto. In senso più lato m. indica altresì un bosco folto di specie latifoglie non molto sviluppate in altezza.
macchia midollare
Cavità determinata nel legno di alcune latifoglie dalle larve di insetti e successivamente riempita di cellule parenchimatiche (tessuto da ferita) con aspetto diverso dal tessuto circostante. A volte essa è dovuta ad una ipertrofia locale dei raggi midollari. Le m. m. sono frequenti nel legno di salice.
macchiatico (o prezzo di)
Prezzo del legname in piedi nel bosco, equivalente cioè al prezzo di mercato diminuito di tutte le spese di produzione e ad esse afferenti: taglio, allestimento, esbosco, trasporto, interessi e rischi dei capitali investiti, margine d'impresa.
madre (pianta)
Pianta che fornisce i semi (moltiplicazione sessuale) o le talee (moltiplicazione asessuale) destinate a ottenere nuove piante. Mentre con la moltiplicazione sessuale il seme dato dalla P. madre può derivare da incroci,e non è pertanto detto che ne riproduca integralmente i caratterile talee di una p. madre assicurano la costanza dei caratteri di quello che viene allora detto un clone.
madrier
Voce francese del commercio dei legnami per indicare tavoloni di resinose, di spessore da 80 a 100 mm, larghezza 22-23 cm se in abete del Nord, spessore 65 mm e larghezza 35 cm se di abete francese.
magatello o listello a morsa
Tavoletta in legno di abete prismata a sezione trapezoidale di 50×20/25 mm e lunghezze varie dai 250 a 500 mm che viene annegato nella cosidetta caldana, che costituisce il sottofondo dei pavimenti in legno: sopra i magatelli vengono chiodate le liste del pavimento. Talvolta la denominazione è assegnata anche a listelli di 50×50 o 60 x 60 mm.
maine log scale
v. log scale.
male e peggio
v. zappascure.
malesina
Voce piemontese del commercio dei legnami per indicare un segato resinoso lungo da 2,5 a 5 m, di sezione 5×7 o 6×8 cm, per strutture da tetto.
mammina
Denominazione volgare del fellogeno della sughera (v.).
manaiolo
v. mannarese.
mandrino
Un dispositivo rotante in grado di bloccare punte tra le proprie ganasce. In un tornio il mandrino può anche bloccare il pezzo in lavorazione.
mannaia
Scure di dimensioni piuttosto grandi, e con ferro di peso dai 2 ai 4 kg, a tagliente allungato, adoperato soprattutto per la squadratura in bosco dei tronchi destinati a fornire travatura.
mannaiolo
v. mannarese.
mannarese o mannarino o mannaiolo o mana
Accetta dimensioni ridotte e con ferro di peso non superiore a 1,5 kg, adoperata per lavori leggeri, e particolarmente nei cedui.
mannese
Termine usato nell'Italia Meridionale per indicare il boscaiolo addetto al taglio degli alberi (e perciò provvisto di mannaia).
manneto
Bosco spontaneo o artificiale di frassini destinati alla produzione della manna
maquis
Termine francese corrispondente all'italiano macchia e col quale si indica una formazione cespugliosa di specie in parte sempreverdi, particolarmente folta ed intricata.
marcio (legno)
Legno attaccato da funghi e per il quale si è già oltrepassata la fase di pura alterazione cromatica, e cioè già si nota uno scadimento più o meno grande della resistenza meccanica e la diminuzione del peso specifico. Si fa la distinzione in marcio duro (che tiene il chiodo) e in marcio molle (che non tiene il chiodo).
marezzatura
Il disegno naturale del legno dovuto alla colorazione naturale ed alla disposizione delle fibre.
martellata
Voce della pratica forestale per indicare nel complesso le operazioni di scelta ed identificazione delle piante di un bosco che devono essere tagliate. Mano a mano che il funzionario forestale indica le piante da destinare all'utilizzazione, viene apposto ad ognuna di esse, su apposita specchiatura piana fatta coll'accetta sulla ceppaia quanto più in basso è possiblle, l'impronta del martello forestale di Stato. Nel tagliare la pianta l'impronta del martello forestale deve essere rispettata appunto per poter dimostrare che il taglio di quella pianta era stato autorizzato. Talvolta l'impronta viene apposta anche su una specchiatura fatta sul fusto, circa a petto d'uomo.
martello forestale
Martello portante in rilievo sulla testa dei contrassegni particolari, che serve a bollare tronchi od altri assortimenti legnosi. Il m. f. di Stato porta quale contrassegno una stella a cinque punte con le lettere (U.F.; M.F.; B.F.) ed un numero corrispondente al funzionario che ha in dotazione personale il m. f. stesso; esso è equiparato a sigillo di Stato e serve quale mezzo ufficiale di identificazione legnami per le operazioni forestali (martellate di soprassuoli in piedi, misurazioni di tronchi abbattuti, ecc.) nelle quali è prescritto dai regolamenti vigenti, o richiesto dagli interessati. l'intervento del personale forestale di Stato.
maschera
Pezzo tagliato in una forma prestabilita, allo scopo di guidare un tagliente o una fresa in una serie di lavorazioni ripetute.
maschio
Nelle unioni è il pezzo che ha delle parti sporgenti, che si inseriscono nei corrispondenti alloggi ricavati nel pezzo femmina.
masonite
Denominazione commerciale di pannelli di fibre ottenuti dalla sfibratura di legno di resinose, pioppo od ontano con il procedimento Mason (brevettato) detto anche “ad esplosione”, il legno, ridotto in schegge, è impregnato (in apposite autoclavi) di vapore sotto pressione: una rapida depressione provoca, con l'espansione del vapore, la disintegrazione delle schegge in fibre. In Italia i pannelli di m. sono fabbricati a Bolzano.
massa legnosa
Termine forestale e del commercio dei legnami per indicare il volume dei fusti degli alberi radicati in un dato bosco, corrispondenti a un piedilista di martellata, a un piedilista di misurazione, o esistenti in un deposito.
massello
v. durame.
v. legno massello.
mattero
Voce toscana per indicare un assortimento legnoso ricavato dalla parte superiore di un pollone di orniello purchè diritto e senza nodi: lungo circa 1 m, con diametro da 3 a 5 cm. Serve per fornire, con fenditura a coltello, strisce sottili per intreccio di ceste.
mattonelle combustibili
Mattonelle di combustibili polverulenti o in piccoli pezzi agglomerati (carboni vari, legno).
maturità arborea
Età alla qual eun albero è da considerarsi maturo. Si distinguono la m. a. fisica quando l'albero ha raggiunto il suo massimo sviluppo ed è ancora inperfette condizioni vegetative, dalla m. a. fisiocratica che corrisponde all'età nella quale l'incremento medio dell' albero è massimo e dalla m. tecnica la quale corrisponde all'età alla quale si ottiene la massima produzione di un dato assortimento.
maturità boschiva
Ai concetti già esposti per la maturità arborea e validi anche per la maturità boschiva, è da aggiungersi il concetto di maturità boschiva economica che corrisponde all'età in cui si verifica il massimo del valore della compresa boschiva e cioè del suolo più soprassuolo. La maturità boschiva finanziaria è invece quella che rende massimo il valore del terreno nudo, cioè privo di soprassuolo, ma destinato alla coltura boschiva.
mdf
È un pannello costituito da una finissima fibra di legno legata da collanti molto forti. È quindi un materiale estremamente compatto che, a differenza del truciolare, può essere lavorato come se fosse legno massello, quindi intagliato e fresato senza rischiare sbriciolature.
Si presta bene per la costruzione di pareti di mobili, piani e altre costruzioni di questo tipo.
mecchia (méche)
Dal francese (v. punta).
melata
Sostanza zuccherina, secreta per lo più da Afidi e Cocciniglie ma talora dalle piante stesse, che favorisce lo sviluppo, su vari organi vegetali della fumaggine.
meplat
Termine francese per indicare un albero che ad un dato livello presenta due diametri molto diversi.
merch.
Abbreviazione usata nel commercio del legname in luogo della dicitura inglese merchantable = mercantile.
meristema
Tessuto vegetale giovane e transitorio costituito da cellule isodiametriche o allungate con parete sottile, abbondante protoplasma e nucleo che si moltiplicano attivamente per dare origine ai tessuti permanenti. Dicesi primario se si origina dalla cellula uovo(embrione, apici vegetativi) e secondario se proviene da residui di meristemi primari le cui cellule conservano la capacità di moltiplicazione (cambio, fellogeno).
merrain
Termine francese per indicare legname di spacco di quercia per doghe e liste da pavimento, di 13 / 16 cm di larghezza e 3,3 / 4,7 cm di spessore.
meruliacee
Famiglia di Basidiomiceti Imenomicetali comprendente funghi caratterizzati da corpo fruttifero crostoso, di consistenza carnosa o gelatinosa e presentante alveolature sulle quali si originano i basidi in successione di tempo.
merulio o fungo delle case
Merulius lacrymans (Wulf.) Fr. Fungo delle Meruliacee che vive a spese del legname in opera e provoca gravi danni nelle abitazioni. Il corpo fruttifero si presenta come una placca estesa, a contorni arrotondati, di color dapprima bianco passante poi nella parte centrale al giallastro e al bruno, le spore formano nel loro insieme una polvere bruna o verdastra, il micelio bianco cinerino o tendente al rossastro secerne delle goccioline di liquido (onde il nome) e procede nel legno con notevole rapidità provocando una carie bruna a cubetti. Si previene l'attacco del m. con la sollecita distruzione di tutti i pezzi di legno attaccati, ponendo in opera il legname in modo da garantire la sua aerazionee soprattutto trattandolo preventivamente con adatti antisettici.
mesofite o piante mesofile
Piante che trovano il loro optimum vegetativo nelle località soleggiate con terreno sufficientemente provvisto di umidità. In esse la pressione osmotica endocellulare può variare entro limiti assai ampi e l'organizzazione stomatica e cuticolare è capace di una valida difesa contro eccessive perdite di acqua.Tuttavia non presentano adattamenti particolari per sopravvivere alla siccità, come le xerofite o a stazioni particolarmente umide, come le igrofite.
metodo di hartig
v. cubatura dei boschi.
metodo di urich (o di cubatura di)
v. cubatura dei boschi.
metorchio o rapporto distanziale
Rapporto tra la distanza media intercorrente tra i fusti di un certo soprassuolo boschivo ed il valore medio del diametro a petto d'uomo degli stessi. Per fustaie coetanee prossime a maturità e per fustaie disetanee, entrambe a densità normale, il m. assume il valore 16-15: valori superiori a 16 indicano boschi radi.
mezzapasta
Termine della tecnologia cartaria per indicare il primo stadio del prodotto col quale si tende alla formazione della carta,e cioè un insieme di fibre più o meno separate tra di loro, ottenute con varie lavorazioni (v. pasta chimica, pastalegno, pasta semichimica). Dopo aver proceduto all'impasto o mescolanza di varie mezzepaste scelte in guisa da poter giungere alla carta desiderata, occorre effettuare un più completo isolamento delle singole fibre ed una raffinazione in apposite macchine,dopo di che si provvede all'aggiunta dei colori, dei collanti e delle cariche richieste dal tipo di carta voluto. È altresì talora usato come sinonimo di pastalegno semichimica.
mezzo legno
Unione in cui ciascuno dei pezzi penetra fino alla metà nello spessore dell'altro. Vedi "incastro".
mezzomorale
Termine del commercio del legname per indicare un segato a sezione rettangolarecon un lato doppio dell'altro: nelle dimensioni da 3 x 6 cm a 5 x 10 cm, lunghezza da 4 a 6 m.
microscopio
Strumento ottico che serve a far distinguere particolari più minuti di quelli osservabili ad occhio nudo, usato soprattutto per studiare l'intima struttura degli organismi e dei minerali. Il m. semplice è fondamentalmente costituito da una lente di ingrandimento convergente che fornisce, dell'oggetto posto fra essa ed il suo fuoco, un'immagine ingrandita, virtuale e diritta.
microtomo
Strumento destinato a ricavare per mezzo di apposite lame, sottilissime sezioni di tessuti animali o vegetali da esaminare al microscopio.
midollo
v. cilindro centrale.
mile
Unità inglese di misura delle lunghezze, che corrisponde a 1609,34 m. Si suddivide in 8 furlongs di 10 chains.
millerighe
Denominazione attribuita talora a una superficie legnosa (per lo più radiale) nella quale si presenti il fenomeno di rigatino con strisce molto strette.
misurazione a cm pieno o coperto
v. stecca di misurazione per tavolame.
misurazione in contradditorio
v. piedilista di misurazione.
modanatrice (macchina)
v. sagomatrice (macchina s.).
modanatura
Una costa di legno profilata in modo da servire come decorazione; può essere ricavata direttamente nel pezzo o riportata.
moiré (bois o effetto di)
v. amoerro.
mola
Disco di materiale duro e abrasivo, posto in rapida rotazione, usato per arrotare il tagliente degli attrezzi.
molatrice
Macchina utensile costituita da una base, una o due mole e dal motore che le tiene in rotazione.
mondiglia
v. moniglia.
moniglia del carbone (o mondiglia)
Assieme della polvere e dei minuti frammenti che si originano dal movimento e dall'ammucchiamento del carbone, particolarmente di quello vegetale. Quando nei contratti di fornitura si chiede che il carbone vegetale sia immune da moniglia occorre procedere ad una rustica setacciatura oppure effettuarne il carico servendosi esclusivamente del forcone.
montante
Pezzo verticale di un telaio.
montanti, di una sega
I due legni verticali di una sega a telaio.
monte
Denominazione che si riferisce al legname segato in tavole o morali e che indica per lo più l'insieme di tutto il materiale utilizzabile che si ricava dai tronchi senza praticare alcuna scelta, a condizione peraltro che non vi sia prevalenza del materiale più scadente. I particolari variano a seconda delle zone di produzione dove talora, ma non sempre, m. è sinonimo di tombante.
morale (o murale)
Termine del commercio del legname per indicare un segato a sezione quadra, con lato da 5 a 10 cm.
mordente
Colorante che penetra nelle fibre del legno, conferendo a quest'ultimo una colorazione, ma lasciando le fibre stesse chiaramente visibili.
mordente del legno
Sostanza atta a far sì che una tintura possa fissarsi su di una superficie legnosa.
morse
v. banco da falegname.
mortasa
Foro a sezione rettangolare in cui viene inserito un tenone, per realizzare l'omonima unione. E' anche il nome dei fori presenti sul banco da falegname, in cui vengono inseriti i fermi o cani.
mortasatrice o cavatrice
Macchina per la lavorazione del legno, e premente per praticare le sedi (mortase o cave) per gli incastri essenzialmente costituita da una punta forante e di slitte portaoggetti atte a conferire al pezzo da lavorare tre movimenti diretti uno lungo l'asse della punta, gli altri due secondo direzioni ortogonali tra di loro e alla punta. Le cave ottenute hanno le estremità arrotondate perciò il tenone corrispondente non può essere a sezione rettangolare, a meno che non si proceda alla finitura degli angoli con ferri (pedani) appositi. Si hanno altresì delle m, a catena che consentono lavorazioni sotto angoli diversi. La potenza richiesta per le mortasatrici si aggira da 1,5 a 2,5 HP.
mortore
Denominazione dialettale talora usata in luogo di canalone esbosco.
moschettato (legno)
Denominazione commerciale per indicare legname che presenta minute forazioni dovute ad insetti.
mottle (effetto di) o mottle figure
Indicazioni usate dagli Anglosassoni nel commercio dei legnami per una particolare figura che appare nelle sezioni subradiali come una serie di zone ondulate per diversa lucentezza, interrotte e alternate. È dovuta a cambiamento irregolare di direzione delle fibre in diverse zone successive. Può trovarsi nei legnami nostrani di alcune Rosacee, ed in varie specie esotiche, quali il bubinga.
moucheté (bois)
Termine francese del commercio dei legnami corrispondente a occhiolinato. Non lo si confonda con il termine moschettato (legno m.) che denota un legno con per forazioni di insetti.
moulding
Termine inglese corrispondente a legname lavorato regolarmente in modo da fornire modanature decorative.
mst.
Abbreviazione usata per metro stero.
multipla (macchina da legno)
v. combinata.
multistrato
Come indica il termine, il multistrato è composto da una sovrapposizione multipla di sottili fogli di legno, ricavati con particolari macchine, dai tronchi. Questi fogli vengono incollati tra loro con le fibre poste in senso alternato e sono sempre in numero dispari (3, 5, 7, ecc.): si ottiene così un pannello particolarmente robusto in cui le tensioni e le deformazioni sono appunto “compensate” dalla disposizione alternata delle fibre.
I pannelli di multistrato sono di vari spessori (da 3 mm a 40 mm ) e in diverse misure. Il multistrato si taglia facilmente con la sega circolare, con la sega a mano o con il seghetto alternativo (per particolari sagomature), si fora e si incolla altrettanto facilmente. È il materiale ideale per costituire piani, pannellature e per la realizzazione di mobili diversi in cui le estensioni dei fianchi e dei ripiani siano rilevanti.
Negli spessori maggiori il multistrato è particolarmente adatto a costituire ripiani per scaffali.
Il multistrato più utilizzato è quello in pioppo, ma vi sono anche multistrati di legni diversi (per esempio in faggio, ecc.); in ogni caso sono reperibili anche multistrati impiallacciati con essenze pregiate: multistrati in pioppo con le facce impiallacciate in noce o mogano. Questi pannelli sono particolarmente adatti per la realizzazione di porte e ante in quanto la lucidatura finale fa assumere al pannello l'aspetto di un massello di legno pregiato.
Il multistrato non sopporta bene l'umidità per cui l'uso è limitato alle strutture interne. Esiste, però, una versione particolarmente adatta all'esterno: il multistrato (o compensato) marino.
Esso è costituito da fogli incollati con una particolare colla insensibile all'acqua ed è trattato in modo da renderlo idrofugo. Con il compensato marino si possono realizzare strutture destinate a rimanere stabilmente all'aperto e addirittura parti di imbarcazioni o parti di elementi sommersi.
murale
v. morale.