Glossario F

Termine Definizione
f.a.q. o F.A.Q.
Abbreviazione inglese di: fair average quality = buona qualità media.
Specificazione spesso citata nei contratti di fornitura legnami tropicali e per la quale il lotto deve di regola essere costituito da un insieme di tronchi comprendente in peso o in volume, un minimo del 40% di tronchi di 1ª scelta ed un massimo del 20% di tronchi di 2ª scelta, con esclusione di materiale di scelta inferiore. La composizione viene quindi ad essere:
40% di 1ª scelta, 40% di 2ª scelta, 20% di 3ª scelta.
f.a.s.
Abbreviazione della dicitura adoperata dagli Anglo-sassoni nel commercio del legname di latifoglie: firsts and seconds = prima e seconda (qualità). È usata soprattutto per i legnami provenienti dall’Africa Occidentale.
f.b.m.
abbreviazione adoperata nel commercio del legname dagli Anglo-sassoni, della dicitura foot board measure = misura in piedi tavolari.
f.m.
Abbreviazione della dicitura tedesca fest metter = metro cubo solido, in contrapposto a raun meter = metro stero.
f.o.b.
Abbreviazione della dicitura commerciale inglese free on board = franco a bordo la quale significa che il venditore provvede a sue spese al carico della merce sulla nave, mentre l’acquirente deve pagare il nolo, trasporto e assicurazione.
f.o.c.
Abbreviazione della dicitura commerciale inglese free of charges = franco spese.
f.o.k.
Abbreviazione della dicitura inglese del commercio dei legnami : free of knots = esente da nodi.
f.o.r.
Abbreviazione della dicitura commerciale inglese free on rail = franco ferrovia
faccia
La superficie più ampia di un pezzo, ad angolo retto rispetto alle coste.
faccia principale
La faccia migliore del pezzo, destinata ad essere in mostra al termine della lavorazione; deve essere spianata con assoluta precisione.
faesite
Denominazione commerciale di pannelli di fibre ottenuti con procedimento brevettato, da legno di specie tenere: è fabbricato a Faè di Longarone, d’onde il nome.
falcone o derrick
Struttura portante per gru, costituita da una grossa trave armata. in di uso frequente nei magazzini e scali ferroviari, nonchè nei depositi di legname.
falso anello
Il susseguirsi degli anelli di incremento nei fusti arborei delle Dicotiledoni e delle Gimnosperme dei paesi temperati è determinato dall’arresto della vegetazione durante i mesi invernali: se però durante il periodo vegetativo interviene una causa atta a rallentare o addirittura arrestare l’attività del cambio (ad esempio una pronunciata siccità o una defogliazione parassitaria), a cui sussegue una ripresa vegetativa, ne risulterà in definitiva la formazione di due anelli nell’ambito di una sola stagione primaverile estiva. Il secondo di tali anelli viene detto falso anello e per lo più presenta la caratteristica di non essere completo su tutta la sezione trasversale.
falso durame
Nei fusti di alcune specie legnose le differenziazioni macroscopiche di colore del durame rispetto all’alburno e le modificazioni cellulari connesse non sono dei caratteri specifici che si verifichino sempre ad una certa età dei tessuti, ma possono presentarsi o meno a seguito di circostanze accidentali che d’altronde non sono sempre ben identificabili. Al durame che si forma in questi casi si attribuisce il nome di falso durame: un esempio tipico si ha nel faggio.
farina di legno
Polvere finissima ottenuta dal legno, preventivamente ridotto in segatura, con macinazione e molitura compiute in particolari attrezzature: le specie legnose adoperate sono principalmente il pioppo, il carpino bianco,l a betulla, gli abeti ed alcuni pini. Gli impieghi della f. di legno sono molteplici, servendo essa come assorbente di prodotti disinfettanti edi esplosivi liquidi, come carica inerte nel linoleum, nelle colle e nell’industria delle materie plastiche, come abrasivo nei saponi, come isolante elettrico e fonico, come materiale per la pulitura dei metalli e delle pelli, ecc.
fascina
Assieme di rami od in genere pezzi di legno di modesta sezione trasversale, legati trasversalmente con vimini, frasche o fil diferro. Le f. hanno largo impiego per l’accensione dei focolari domestici, nei forni da pane e nelle fornaci da calce e mattoni.
fastigiato (portamento)
Dicesi di albero la cui chioma formata per lo più da rami di modesto sviluppo è compatta ed appressata al fusto sì da formare come un fuso: tipici esempi di portamento f. sono il pioppo italico e taluni cipressi.
fathom
Unità inglese per la misura delle lunghezze, pari a 6 piedi = 1,83 m usata soprattutto nell’Europa settentrionale ed Orientale. Il f. inglese è una catasta di 6x6x6 piedi, con volume sterico di 216 piedi cubi vuoto per pieno, corrispondente a 6,117 m steri, ossia a circa 158 piedi cubi di volume solido effettivo pari a 4,460 m3. La sua metà è lo stack, catasta di 3x3x12 piedi (= 108 piedi cubi vuoto per pieno). Il f. russo impiegato per misurare legna da ardere corrisponde a m2 5,66, quello per legname da pasta a m2 6,80.
fatica (resistenza a)
Particolare tipo di resistenza che la scienza delle costruzioni prende in considerazlone per i materiali costruttivi (legno compreso) e che tiene in conto non soltanto l’entità delle sollecitazioni (p. es. di compressioneo di flessione), ma anche il numero elevato di volte e la frequenza con cui dette sollecitazioni si verificano.
fco vag.
abbreviazione di franco vagone
fellema
v. sughero.
felloderma
Strato di cellule che si formano nella parte interna al fellogeno per azione meristematica di quest’ultimo. Le cellule sono a pareti sottili o collenchimatiche, e spesso sono assai ricche di clorofilla per cui possono compiere una certa assimilazione. In qualche pianta può anche mancare.
fellogeno
Tessuto meristematico secondario delle piante legnose, così chiamato perché dà origine verso l’esterno del fusto al fellema o sughero, mentre verso l’interno forma un parenchima corticale secondario detto felloderma.
femmina
Nelle unioni è il pezzo che ha degli alloggi nei quali si inseriscono le sporgenze del pezzo maschio.
fenditura e fessurazione (del legno)
Questi due termini possono essere considerati come sinonimi per quanto il primo sia più propriamente da riferirsi alla separazione di due parti di un pezzo di legno come si presenta lungo una direzione longitudinale ed il secondo all’aspetto della stessa come si presenta su di una sezione trasversale. Sia le fenditure che le fessurazloni possono derivare da svariate cause: essiccazione, tensioni interne dell’albero in piedi, presenza di legno di reazione, caduta non ben diretta dell’albero, ecc. Esse costituiscono sempre un grave difetto di qualsiasi assortimento legnoso destinato alla lavorazione meccanica.
fermo
vedi “cane”.
ferratura (della traversa ferroviaria)
Termine usato nell’armamento ferroviario per indicare il tratto piano della traversa ferroviaria sul quale si fa appoggiare la rotaia. 
fessurazione
v. fenditura.
fetta
Voce romanesca del commercio dei legnami per indicare un passone diviso a metà per il lungo.
feuillu (bois)
Termine francese per legno di latifoglia. Il termine feuillu, da solo, può anche indicare specie latifoglia in genere.
fh e FH
Abbreviazioni di uso internazionale per altezza formale di un albero e, rispettivamente, di un soprassuolo boschivo.
Fi.
Abbreviazione usata in Germania ed in Austria dai forestali e dai commercianti di legname per indicare l’abete rosso = Fichte. L’abbreviazione Fi/Ta sta invece ad indicare un insieme di abete bianco
fiammato (effetto) o fiammeggiato o flam
Indicazione usata nel commercio dei legnami per una particolare figura presentante dei disegni in forma di fiamma, più o meno aggrovigliati: è frequente nella betulla di Norvegia e di Finlandia.
fianco
Parte laterale di una carcassa o di un cassetto.
fibra
In botanica intendesi per f. una cellula allungata, fusiforme, appuntita alle estremità, la cui membrana è notevolmente ispessita, sì che il lume cellulare è piccolissimo. Nelle piante le f. esplicano una funzione di sostegno meccanico formando una specie di impalcatura nella quale sono inseriti gli altri tessuti: in particolare di f. è formato il tessuto meccanico fondamentale costituente il legno delle latifoglie. Nelle resinose gli elementi del tessuto meccanico di sostegno disimpegnano contemporaneamente anche una funzione di conduzione (che l’assenza dei vasi non permette altrimenti) e sono perciò dette fibro-tracheidi. Le pareti cellulari delle f. del legno sono più o meno lignificate; quelle delle  f. corticali possono essere cellulosiche (canapa, lino) o lignificate (Tiliacee, juta). Talvolta si ha anche una mineralizzazione (impregnazione della membrana con silice carbonato di calcio od ossalato di calcio) come in alcune palme, negli equiseti, ecc. La lunghezza delle f. del legno si aggira per lo più tra 0,5 e 4 mm: nelle cosidette fibre tessili può giungere a qualche decina di cm.
fibratura o filo
In tecnologia del legno si parla spesso di fibra del legno non per indicarne una cellula, ma in senso descrittivo per precisare la disposizione degli elementi nella struttura del legno: per evitare possibili confusioni sarebbe meglio impiegare il termine fibratura o filo e dire di conseguenza legno a fibratura diritta, a fibratura intrecciata, a fibratura elicoidale, ecc
fibre
La struttura e la direzione dei tessuti che costituiscono il legno. Ogni pezzo può essere lavorato in quattro direzioni: lungo le fibre, di traverso, contro le fibre e alternativamente lungo e contro le fibre.
fibre di testa
Le fibre troncate di netto che si presentano sulla testa di un pezzo.
fibrille
Particelle allungate nelle quali possono essere suddivisi (per mezzo di sollecitazioni meccaniche o di adatte sostanze rigonfianti) i singoli strati lamellari costituenti la parete delle cellule legnose.
fibrotracheide
Cellula avente caratteri intermedi tra quelli delle fibre e quelli delle tracheidi: è caratteristica del legno delle resinose dove, non essendovi i vasi, le f. devono svolgere ad un tempo le funzioni di sostegno meccanico proprie delle fibre e quello di conduzione delle soluzioni proprio delle tracheidi. Nel linguaggio corrente spesso si usa per brevità il termine fibra.
fiddleback figure
Indicazione usata dagli Inglesi nel commercio dei legnami per indicare quella particolare figura del legno che è da noi detta marezzatura a onde parallele strette e dai francesi frisé. Detta figura si presenta sulle sezioni piane come una successione di strisce in direzione radiale, strette e succedentisi con regolarità, alternativamente lucide ed opache, quali quelle dei pedali d’acero riccio o di pioppo o, tra i legni tropicali, di peroba, di mogano ecc. E provocata da una fibratura regolarmente ondulata.
figura del legno
Termine della tecnologia del legno per indicare ogni variazione di aspetto, particolarmente di colore o di lucentezza atta a costituire un pregio estetico. La semplice venatura del legno dovuta all’alternanza delle zone primaverile e tardiva degli anelli di accrescimento non costituisce una figura decorativa se la tessitura del legno è diritta e regolare, viceversa la presenza di marezzature dovute a irregolarità di accrescimento è un notevole pregio. In molti legni tropicali la figura è data da variegature di colore dovute p. es. a essudazioni di gomme o di tannini, in altri all’alternanza di zone di controfilo che causano il cosiddetto effetto di rigatino a bande alternativamente lucide ed opache. Cambiamenti di direzione delle fibre (f. ondulate, intrecciate) causano poi riflessi variegati che vanno sotto il nome di moiré o satinato, oppure di fiddleback, di mottle, di moucheté, di rubané, frisé, di bird’s eye, di crotch, ecc. 
filagna
v. passone.
filero
Denominazione del commercio dei legnami che differisce alquanto da zona a zona. Così ad Udine indica dei segati di dimensione 8×8, 8×11, 11×11 cm, mentre a Torino indica dei tronchi parzialmente squadrati, lunghi da 4 ad 8m, con sezione a metà da 9×9 a 11×13 cm.
filettatura
La parte a spirale di una vite.
filo (legname da)
Dicesi di materiale legnoso in tronchi atto ad essere squadrato per ottenerne travi o pezzi sagomati. Il nome deriva dal fatto che la tracciatura che si seguirà nella lavorazione con l’ascia viene fatta con un filo teso tra due punti: il filo viene preventivamente sporcato con del colore e poscia fatto vibrare in modo da lasciare sul legno un segno evidente.
filo a sbalzo
v. palorcio.
filo del legno
v. fibratura.
filo, di una lama
La linea lungo la quale i due smussi che costituiscono una lama s’incontrano; idealmente dovrebbe essere un segmento dritto e privo di spessore.
finestra
Taglio eseguito in un piallaccio durante l’intarsio.
first growth
Dicitura nordamericana che letteralmente significa (di) prima crescita, e serve ad indicare che la foresta di cui si parla è alla sua prima utilizzazione e cioè è una foresta vergine. Se invece la foresta è alla sua seconda utilizzazione totale, si parlerà di foresta di second growth.
fissile
Dicesi di legno che si fende facilmente per il lungo, cioè nella direzione delle fibre. La fissilità del legno è agevolata dalla fibratura diritta e da raggi midollari cospicui (p. es.: faggio, cerro, ecc.).
flache
Termine francese per smusso.
flakeboard
Termine inglese per pannello di particelle.
flammè (effetto)
v. fiammato (effetto).
flobafeni
v. tannino.
floema
v. libro
flooring
Termine inglese per indicare materiale (legnoso) da pavimentazione.
fluitazione
Trasporto di tronchi grezzi di legname per immersione diretta in correnti fluviali: i tronchi possono essere sciolti oppure riuniti in fasci, in zattere, in isole galleggianti: in questi ultimi casi occorre un apposito personale di guida. La f. è ancor correntemente praticata nei Paesi a grandi risorse forestali e con estesa rete fluviale,  in modo particolare nel Nord Europa, Nord America, India, Cina. In Italia essa è scomparsa del tutto anche se anticamente era il principale mezzo di trasporto del legname nelle valli dell’Adige e del Piave. La f. migliora indirettamente le caratteristiche del legname perchè provoca una profonda lisciviazione dei tessuti legnosi.
fm (o fath.)
Abbreviazione dell’unità di misura inglese detta fathom
fodera
Il retro di una carcassa quando è realizzato con fogli sottili, in genere di compensato.
foderina
Tavoletta di legno piallata e con investitura a maschio e femmina, per rivestimento di vagoni ferroviari e di pareti interne.
foglio
Un pezzo di legno in cui le facce hanno dimensioni di gran lunga maggiori delle coste; è la forma tipica con cui sono posti in vendita i lagni lavorati.
fondo
Pezzo orizzontale inferiore di una carcassa o di un cassetto.
foot (al plurale feet) o piede
Unità inglese di misura free on quai = franco banchina
forma (coefficiente di)
v. riduzione (coeff. di riduzione arboreo) .
forma di governo boschivo
v. governo boschivo.
forma di trattamento boschivo
v.trattamento boschivo.
formiche del legno
Con tale denominazione si intendono alcune specie dell’Ordine Imenotteri, Famiglia Formicidi, e precisamente: Camponotus herculeanus Mayr, C. ligniperda Latr., Crematogaster scutellaris Oliv., Lasius fuliginosus Latr., che si trovano abbastanza di frequente nei boschi, dove per fare il loro nido attaccano vecchie ceppaie o alberi deperienti nonché pali od altri legnami a contatto del suolo. Le società delle formiche del legno sono complesse comprendono maschi, femmine, operaie e, talora, soldati. Le operaie sono prive di ali e la loro lunghezza varia a seconda della specie tra i 3,5 e 12 mm: maschi e femmine sono più grandi e portano le ali: il torace è allungato con addome di due parti di cui quella posteriore è piuttosto sviluppata. Il colore delle prime due specie citate è nerastro, la terza porta il capo rosso chiaro, la quarta è invece nero lucido. Le uova sono assai numerose: ad esse ed alle larve attendono gran numero di operaie. Lo scavo delle gallerie nel legno non è dovuto alle necessità di alimentazione, come per le termiti, ma semplicemente all’allestimento del nido. Dette gallerie decorrono per lo più secondo gli anelli annuali restando intatta la zona tardiva: loro caratteristica è di essere completamente pulite. La difesa del legno da porsi in opera può essere affrontata con qualche antisettico di sicura efficacia.
forni di carbonizzazione
Camere in muratura o storte di metallo nelle quali, con apposite attrezzature viene praticata la distillazione secca del legno per ottenere carbone di legna e ricuperare i prodotti gassosi o liquidi della distillazione (acido acetico, catrame, ecc.). La resa della carbonizzazione in camere o storte è alquanto superiore a quella delle carbonaie, ma si richiede tuttavia un certo investimento di capitali per gli impianti fissi.  
forni di essiccazione
v. essiccatoi.
foro di guida
Un foro di diametro sottile praticato in un pezzo allo scopo di guidare una punta che esegue un foro di diametro alquanto maggiore; in genere è fatto con un punteruolo, un succhiello o una punta elicoidale.
forteto o macchia mediterranea
Particolare associazione vegetale propria del Lauretum mediterraneo presente sulle coste italiane del Tirreno e nelle Isole, costituita da specie sempreverdi sclerofile di modesto sviluppo, governata a ceduo. Gli elementi più frequenti della costituzione del f. sono: l’erica il lentisco, il lillatro, il leccio, l’albatro, il mirto, l ‘alloro, l’olivastro, i ginepri, i cisti; nelle zone migliori alle specie caratteristiche del f. si aggiungono cerro e roverella che stabiliscono formazioni di passaggio verso il querceto. Il f. è governato a ceduo semplice o con riserva di matricine: in tal caso queste sono scelte tra le querce capaci di fornire qualche fusto da lavoro e ghianda per il pascolo suino: il turno di utilizzazione varia tra 10 e 18 anni, con incremento da 1 a 4 m3/anno/ha. Il materiale ottenuto dall’utilizzazione serve in piccola parte come paleria agricola: il rimanente è atto soltanto a legna da ardere o a carbone vegetale (detto cannello). Nonostante il pregio del cannello di f., il continuo declinare della richiesta di carbone vegetale induce ad allungare i turni di taglio dei f. onde aumentare la produzione di legname da lavoro e di legna da ardere: in pari tempo conviene, ove possibile, affrontare la conversione dei f. in fustaia soprattutto mediante il coniferamento. Tipi particolari di f. sono la gariga e il maquis. Estesi f. si hanno nelle foreste demaniali di Cécina e di Follònica.
frascaio (taglio a)
Particolare tipo di utilizzazione di bosco ceduo con la quale si effettua il taglio di tutto il soprassuolo, ma si abbandona in bosco sul letto di caduta il materiale di piccola dimensione, la ramaglia (frasca) e tutto ciò che non appare di conveniente utilizzazione.
frascato
Voce toscana per indicare un palo da vite ricavato da polloni diritti di albatro od orniell o di lunghezza minima 3,50 m, circonferenza di 12-16 cm a un metro dal calcio: sono conservati i rami della parte superiore.
fratta
Termine in uso nell’ambiente montano delle Alpi Centro Orientali per indicare una tagliata boschiva. Così f. rasa sta per tagliata a raso.
frattura
Applicato al legno questo termine indica per lo più la rottura dei tessuti secondo una superificie subtrasversale: prescindendo da sollecitazioni meccaniche occasionali (quali quelle che si verificano per es. durante l’abbattimento e la caduta dell’albero) i fusti in piedi presentano talora nelle foreste tropicali delle minutissime fratture da tensioni interne (brittle heart). Nei nostri paesi fratture analoghe possono invece manifestarsi a seguito di colpi di vento.
fresatrice o fresa
Macchina con utensile rotativo ad asse non spostabile munito di taglienti multiplinella lavorazione del legno usata per spianare superfici o ricavare modanature o ancora pezzi di forma particolare. Per maggiori particolari v. Sagomatrice. Viene talora usata come cavatrice.
frisa
v. lista da pavimento.
frisé (effetto)
Indicazione usata dai francesi nel commercio dei legnami per una particolare figura che da noi può venire indicata come marezzatura a onde parallele strette: corrisponde al termine inglese fiddle back.
fronte
Pezzo anteriore di una carcassa o di un cassetto, posto in vista e quindi, in genere, opportunamente rifinito o decorato.
FSC – Forest Stewardship Council
Associazione nata per certificare la provenienza del legno ed ha come fine la conservazione delle foreste.
ft.
Abbreviazione dell’unità inglese di misura delle lunghezze foot = piede; al plurale feet.
ft.b.m.
Abbreviazione usata nel commercio di legnami in luogo della dicitura inglese: feet board measure = misura in piedi tavolari.
fuscelli antitarlo
Stecchini di legno circondati di particolari sostanze chimiche che a contatto con l’umidità liberano idrogeno fosforato o altri gas tossici. Sono usati nella lotta contro le larve che scavano gallerie nei tronchi e nei rami sia dei fruttiferi che delle piante forestali (Cossus, Zeuzera, Saperda, Sesia, ecc.).
fustaia
v. bosco di alto fusto per la rinnovazione delle fustaie, v. trattamento .
fusto
Parte dell’albero al di sopra del livello del suolo sostenente ad una certa altezza la chioma, cioè il complesso dei rami (di varia grandezza) e delle foglie.